Studenti 2.0: gli irriducibili affrontano l’estate. Dietro le quinte dello studio scientifico a Zurigo.
Cervelli in fuga? Non tutti: quest’estate penuria di sole per i fortunati studenti del politecnico a Zurigo. Ad agosto infatti cominceranno gli esami e le prospettive per le loro vacanze non si preannunciano rosee come per gli umanisti. “Dal 30 di agosto termina la sessione e per quel breve periodo si può non pensare alla scuola, anche se il pensiero dell’esito degli esami ti assilla anche durante le brevi vacanze.” Afferma Simone Locatelli, studente in ingegneria meccanica.
Non sarà in ogni caso un’estate calda come la canicola di tre anni fa. A testimoniarlo, il “Böögg”, celebre pupazzo di legno che dà tradizionalmente l’avvio alla bella stagione, bruciato in ventun minuti a Zurigo durante la Sechselauten di quest’anno. Il caldo non sarebbe comunque stato un problema, dal momento che le aule messe a disposizione per studiare sono fornite di un impianto di aria condizionata molto efficiente. Non che questo le renda un polo attrattivo per turisti dove trascorrere le vacanze: dura lex, sed lex. Se dunque questi esami s’hanno da fare, prepararsi prima della maratona di apprendimento si rivela essere di importanza vitale. “Un consiglio a chi si deve preparare per gli esami è strutturare un calendario, distribuendo il tempo in base alla difficoltà e al valore della materia, è un buon punto di partenza”, dichiara ancora Simone.
Una volta messo a punto il piano di studio, anche il piano di fuga in Ticino può funzionare. Infatti tra gli studenti, oltre al riposo più che meritato dichiarato obbligatorio dopo lo sforzo estivo, le pause pre e intra il periodo di studio incalzante sono molto soggettive. C’è chi si concede una settimana subito dopo la fine delle lezioni, chi preferisce suddividere lo studio intervallandolo con alcuni weekend in Ticino e chi invece non si ferma proprio. “Preferisco restare a Zurigo e tra le mura del politecnico, che mette a disposizione oltre agli spazi comuni anche molte aule”, continua lo studente. “Stare con un gruppo di amici che studiano con me: in caso di dubbi o incomprensioni possiamo sempre confrontarci e arrivare alla soluzione.” Dalla teoria alla pratica, non sono poche le offerte di corsi di revisione. Ripetere tutta la materia affrontata a lezione durante l’anno in pochi giorni è possibile anche grazie ai corsi preparatori (PVK) predisposti dalle varie associazioni studentesche dei dipartimenti di facoltà.
L’estate si apre quindi sotto l’insegna dell’impegno: studenti 2.0, infaticabili ma non infallibili, come asserisce anche Simone. “Alcuni cliché per lo studente tipo del poli sono sicuramente una predisposizione per le materie scientifiche, matematica e fisica, e l’essere affascinato dall’innovazione: sognare di poter costruire il futuro della tecnica, della scienza e della tecnologia. Non da ultimo, lo studente ticinese è anche festaiolo: le occasioni di passare del tempo a divertirsi in compagnia alla sera sono tante, e molto spesso lo studente del poli è presente: sia la sera che la mattina dopo sui banchi di scuola.”
Caroline Bianchi
Pubblicato sull’Universo, giornale studentesco universitario indipendente, maggio 2018.